Come arredare un negozio secondo le direttive anti Covid

Dopo un lungo periodo di restrizioni, ecco che in Italia ci si predispone a riaprire tutte le attività, e non solo quelle considerate “essenziali”.
La quarantena si fa sempre più corta, i contagi fanno sempre meno paura, ma rimane sempre alto il grado di attenzione e di rispetto di noi italiani per ciò che concernono i protocolli di sicurezza da seguire.
Per questo motivo, chi possiede un negozio aperto al pubblico, deve farsi trovare preparato.
Ma come organizzare l’arredamento del proprio negozio non venendo meno alle regole di messa in sicurezza contro il contagio e rispettando le direttive governative? Come arredare un negozio secondo le direttive anti Covid?
Ecco qualche consiglio in proposito.
Le linee guida di Confcommercio per un arredo negozi in sicurezza
Anche l’associazione di categoria Confcommercio ha stilato delle linee guida per consigliare i proprietari dei negozi ad aprire in sicurezza.
Si tratta di dritte che molto hanno a che fare con gli aspetti pratici delle riaperture. Vediamone qualcuna in dettaglio.
Le precauzioni all’ingresso e all’uscita del negozio
Consigliabile ad esempio tenere separati ingresso ed uscita del negozio e non farli coincidere.
Ecco che è sempre bene tenere a disposizione di chi entra termometri per misurare la temperatura corporea, liquidi per disinfettare le mani e, nei negozi più piccoli di 40 metri quadrati, contingentare gli accessi ad una persona per volta.
L’importante comunque è che i clienti stiano ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro.
Oltre a ciò, è raccomandato dotarsi di pannelli di plexiglas per le casse, adeguata segnaletica per i camerini (con pannelli divisori) e per la circolazione all’interno del negozio.
L’arredo negozi deve essere rassicurante e coinvolgente
Altro aspetto importante dell’arredo negozi in questo periodo è la rassicurazione del cliente, sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista finanziario.
Sì quindi ad esporre con chiarezza i prezzi della merce e ad attuare le strategie di persuasione anche attraverso il design e l’arredamento, oltre che attraverso luci, profumi e musiche di sottofondo che risultino rilassanti.
Insomma: l’arredo deve essere ricercato ma non respingente, e tutto dovrà lavorare per invogliare il cliente ad entrare.
Può essere utile rivedere i percorsi
Molto utile in tempi di riaperture dopo le zone rosse si è dimostrata la revisione del concept degli spazi.
Il percorso, a questo punto, andrebbe rivisto, affinché l’acquisto del cliente sia più veloce ma ugualmente soddisfacente.
Se necessario cambia gli scaffali, i mobili per appoggiare la merce, e rendi tutto più agevole.
Utilizza le strategie di marketing anche per i percorsi espositivi. Il consiglio è quello di rivedere il layout di esposizione.
Asseconda il revenge shopping: dai la possibilità di acquistare più agevolmente
Una caratteristica psicologica che ha investito quasi tutti i clienti o comunque coloro che acquistano con frequenza è quella del cosiddetto “revenge shopping”.
Dopo tante chiusure e l’impossibilità di girare fisicamente per i negozi (lo shopping online infatti ha tutte altre regole strategiche) il cliente ha una sorta di vendetta ed autogratificazione acquistando di più e subito.
In quanto esercente asseconda pure questa attitudine, magari consentendo di far provare i capi senza problemi se si tratta di abbigliamento o di scarpe.
A questo proposito sottolineiamo che non è prevista per legge la sanificazione degli abiti provati (non è dimostrato che il virus passi anche dai tessuti), anche se viene raccomandata.
Ad ogni modo, se non ti senti sicuro di partire in sicurezza, puoi pianificare un restyling con il tuo progettista o con degli esperti che si occupano esclusivamente di arredamento di negozi, e sapranno darti i consigli più adatti alla tua situazione specifica.
Via via potrebbero pensare a delle soluzioni di interior design più alla mano o più ricercate, secondo il tuo target e le tue esigenze di vendita.